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Dissesto idrogeologico a Parma, a breve un incontro con il Governo

Dissesto idrogeologico a Parma, a breve un incontro con il Governo

Si svolgerà a breve un incontro con il nuovo Governo per rappresentare la situazione critica di Parma e dell'intero territorio regionale determinata dalla forte ondata di maltempo che ha colpito l’Emilia-Romagna.

Lo ha annunciato da Parma l’assessore regionale alla Difesa del suolo Paola Gazzolo, che aveva convocato in Provincia il Tavolo istituzionale di coordinamento per fare il punto sul problema del dissesto idrogeologico. Alla riunione erano presenti rappresentanti di Provincia, Prefettura, Comuni, Servizi tecnici competenti e l’onorevole Giorgio Pagliari (Partito democratico).
“Al Governo - ha anticipato l’assessore - chiederemo ulteriori fondi, indispensabili per rispondere all’emergenza del dissesto idrogeologico”. 

I numeri dell’emergenza a Parma 

Dall’inizio dell’anno - ma il dato è in costante aggiornamento - sono circa 1.500 le criticità segnalate sul territorio regionale all'Agenzia regionale di Protezione civile, di cui 570 relative al territorio parmense. Di queste ultime, 272 riguardano movimenti franosi; 99 situazioni di criticità idraulica; 88 infrastrutture di servizio. 25 sono stati i cittadini evacuati e 9 gli isolati. 5 le strade comunali interrotte e 20 quelle a rischio di interruzione; 110 le strade provinciali interessate da criticità, delle quali 7 con interruzioni al transito. 26 gli edifici civili danneggiati. 
5 milioni di euro sono già stati stanziati dalla Regione per dare risposta immediata alle situazioni più gravi attraverso interventi di somma urgenza. "Siamo al lavoro per recuperare ulteriori fondi nel nostro bilancio - ha aggiunto Gazzolo -. Nel frattempo, è già partito il  confronto con il nuovo Governo per ottenere finanziamenti statali a fronte di una ricognizione che, solo per gli eventi della scorsa primavera, indica danni per 300 milioni di euro da Piacenza a Rimini". 
A questa cifra si aggiungono i 180 milioni stimati per le piogge di inizio anno, destinati a crescere perché la ricognizione deve essere completata.
"Serve un gioco di squadra in cui ciascuno faccia la propria parte - ha concluso l'assessore -. La situazione di Parma e dell'intera Emilia-Romagna deve essere rappresentata da una voce sola, quella di Regione, enti locali e parlamentari insieme, perché possa giungere al Governo in modo forte e deciso".


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