EPS: mercato stabile, riciclo in crescita e nuove prospettive europee per il 2026
Il mercato italiano del polistirene espanso sinterizzato (EPS) conferma la fase di assestamento iniziata nel 2024, quando i consumi hanno raggiunto 120mila tonnellate, segnando un ritorno ai livelli pre-Superbonus e pre-Covid.
Ora, a fine 2025, il settore guarda avanti con fiducia, sostenuto da politiche europee sull’efficienza energetica e sulla riciclabilità dei materiali.
Secondo i dati diffusi da AIPE, l’Associazione Italiana Polistirene Espanso Sinterizzato, [1] i principali comparti applicativi – edilizia e imballaggio – mantengono volumi solidi.
In edilizia, l’uso di EPS si è stabilizzato intorno alle 68mila tonnellate, impiegato soprattutto nei cappotti termici, sistemi radianti e soluzioni leggere per l’edilizia sostenibile.
Nel settore imballaggio, con quasi 49mila tonnellate, il materiale conferma la sua centralità in ambiti chiave come alimentare, ittico e farmaceutico, grazie a prestazioni uniche in termini di protezione, igiene e isolamento.
“Il 2025 segna la normalizzazione del mercato dopo la corsa legata agli incentivi edilizi, ma anche l’avvio di una fase più matura e sostenibile - spiega Giuseppe Rinaldi, Presidente di AIPE - Le prospettive restano positive. In edilizia, la Direttiva EPBD IV ‘Case Green’ impone una svolta verso l’efficienza energetica: è urgente un recepimento rapido e coerente, ed è necessario un quadro normativo stabile per pianificare in modo sostenibile ed equilibrato investimenti e interventi utili alla riqualificazione energetica del patrimonio edilizio nazionale. Nel packaging, il nuovo Regolamento PPWR rappresenta per il nostro comparto un’opportunità concreta per valorizzare la riciclabilità dell’EPS e l’utilizzo di materiale riciclato post-consumo. La resilienza del polistirene espanso rappresenta un ulteriore punto di forza del comparto: i fatti dimostrano che questo materiale continua a essere insostituibile, nonostante i ripetuti tentativi di sostituzione guidati da pregiudizi ideologici più che da dati oggettivi. Le sue performance tecniche, ambientali ed economiche ne confermano ogni giorno la competitività e l’efficacia nelle applicazioni principali”.
Sul fronte riciclo, la filiera italiana mostra progressi tangibili. Nel 2024 le Piattaforme PEPS (Piattaforme Corepla per il riciclo degli imballi in EPS di cui fanno parte alcune aziende associate AIPE), specializzate nel recupero di imballaggi in EPS, hanno gestito 11.500 tonnellate, in crescita dell’11,6% rispetto al 2023. Considerando anche altri flussi non domestici, AIPE stima che il totale raddoppi, giungendo così a oltre 22mila tonnellate avviate a riciclo.
Tra le esperienze più virtuose spicca la collaborazione di AIPE con il Mercato Ittico di Milano, dove dal 2022 vengono recuperate e riciclate oltre 200 tonnellate all’anno di cassette in EPS, praticamente la totalità di quelle utilizzate. L’Associazione partecipa inoltre al sistema RecoTrace, la piattaforma europea di EUMEPS che monitora i dati sul riciclo di EPS a livello continentale.
Da oltre trent’anni, AIPE continua a promuovere un modello industriale fondato su circolarità, innovazione e tracciabilità, confermando il ruolo dell’EPS come materiale strategico per la transizione sostenibile.







